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questionabili.
Le Costellazioni Familiari e Sistemiche ovvero la Rappresentazione delle Costellazioni
Familiari, è il nome che nel libro Riconoscere ciò che è [1]la traduttrice Silvia
Miclavez ha usato per la prima volta per definire le "Familienaufstellungen" che
Bert Hellinger, ex-missionario e psicoterapeuta tedesco, ha elaborato negli anni ’80:
è una metodologia che si avvale della messa in scena della famiglia già usata nella
Terapia Familiare (in auge già dagli anni ’50), che Hellinger però ha integrato a
modo suo rilevando l’importanza fondamentale che determinati ordini sistemici
di appartenenza hanno sulla salute e sul benessere dei membri di una famiglia.
Le Costellazioni Familiari indicano un procedimento dove delle persone vengono
messe in scena in una costellazione (in relazione tra di loro) per rappresentare
i membri della famiglia di un cliente, per poter riconoscere così, in base alla
percezione relativa alla loro posizione, gli schemi di un sistema famigliare.
Queste rappresentazioni si fondano sulla supposizione che le relazioni
fondamentali per l’individuo vengano anche da lui spazialmente memorizzate
al suo interno – in modo funzionale o disfunzionale, a seconda della loro
peculiarità.
Il procedimento
In genere le Costellazioni Familiari si fanno in un seminario al quale partecipa
un gruppo di 10-20 persone. Una persona che desidera risolvere una sua tematica
personale chiede di fare una costellazione. Il costellatore pone al cliente delle domande
riguardo alla sua situazione, riguardo a un determinato sistema (che potrebbe essere
la famiglia attuale creata con un partner o la famiglia d’origine) e riguardo al suo
desiderio del cuore.Poi vengono scelti dal gruppo dei partecipanti al seminario
dei rappresentanti per alcuni membri famigliari (che si suppone siano essenziali per
il desiderio del cliente), che vengono poi posizionati in relazione l’uno con l’altro.
Anche per il cliente c’è un rappresentante, che rappresenta il suo Io (focus) e che
viene posizionato in relazione ai rappresentanti degli altri membri della sua famiglia.
Tramite il posizionamento intuitivo dei rappresentanti, il cliente “rovescia” all’esterno,
nella spazio della costellazione, la sua immagine interiore riguardante le relazioni
inconsciamente raffigurate al suo interno (così come sono tra di loro e in relazione
al suo focus). E questa è la prima raffigurazione. Poiché nel lavoro con le Costellazioni si parte dalla premessa che la sintomatologia
venga sviluppata in un rapporto di fedeltà (verso singoli nel sistema famigliare) e che
la loro correlazione con rapporti “irretiti” (all’interno della prima raffigurazione)
diventino evidenti nella disposizione nello spazio, queste relazioni sistemiche possono
essere vissute con distacco interiore, perché viste fuori da se stessi (grazie alla
dissociazione resa dal rappresentante del proprio focus). Dalla loro posizione i rappresentanti possono sviluppare sentimenti e pensieri che
corrispondono a quelli delle persone rappresentante, appartenenti al sistema famigliare.
Questo fenomeno viene chiamato “percezione rappresentativa”. Nello spazio così
strutturato delle percezioni, le persone del sistema di appartenenza del cliente sono
allora in un certo qual modo psichicamente presenti. In questo modo diventano
evidenti gli irretimenti (cioè le dinamiche sistemiche disfunzionali) che il cliente
si è (inconsciamente) sobbarcato o una dinamica sistemica che egli stesso ha
inconsciamente sviluppato per fedeltà al sistema) – le quali condizionano in modo
disfunzionale la sua vita. Nel lavoro con le Costellazioni tali schemi possono essere riconosciuti e cambiati.
Per non seguire una direzione sbagliata, di solito nel lavoro con le costellazioni
familiari vengono fatti dei test di verifica dei dati per convalidare l’ipotizzata
dinamica di base [2], solo in seguito si può andare verso una soluzione.
Così il decorso interno del lavoro classico con le costellazioni è caratterizzato dai
seguenti tre passi:
· Intervista con il cliente (riguardo a una sintomatologia o stranezze nella sua
famiglia).
· Trasparenza, corrispondenza di dati di fatto, ricerca di informazioni convalidanti
(verificare di volta in volta la dinamica sistemica di base per comprendere meglio
i rapporti di fedeltà).
· Soluzione (intervento che stimola a mettere in pratica qualcosa).
Accanto alla Costellazione Familiare in un gruppo, c’è anche la possibilità di raffigurare
le correlazioni spaziali e le dipendenze relazionali tra membri famigliari con le figurine.
Premesse Per un decorso significativo di una Costellazione, il fattore decisivo è che il cliente
abbia un serio desiderio del cuore (spinta data da una sofferenza importante). Per
prepararsi ad una Costellazione è consigliabile fare delle ricerche nell’ambito del proprio
sistema famigliare d’origine e preparare un genogramma (incluse stranezze nel sistema). Per partecipare a queste Rappresentazioni Familiari, anche come rappresentanti, è
importante che si sia in grado di prendersi dei carichi sia fisici che psichici. Non è
che a priori la Costellazione abbia degli effetti psicoterapeutici, come non è detto che
li abbia un semplice dialogo. Se vengono offerti degli incontri di Costellazioni, l’effetto
terapeutico dipende molto anche da quanto gli interventi competenti del costellatore
entrano in risonanza con qualcosa che tocca profondamente il cliente. La meta del
lavoro con le Costellazioni (anche nella versione un po’ diversa delle sessioni individuali)
non è in generale e a priori una meta terapeutica. Tuttavia non va sottovalutato
l’effetto che una costellazione può avere nel profondo.
Procedimenti simili
· Il medico tedesco Jakob Moreno sceglieva nello Psicodramma dei rappresentanti
per le persone coinvolte in un conflitto da elaborare. I rappresentanti dovevano
rappresentare nei loro ruoli il conflitto in modo drammatico (a differenza della messa
in scena nelle Costellazioni).
· La “Scultura Famigliare” sviluppata da Virginia Satir (gruppo di Palo Alto).
Questo procedimento usava delle prescrizioni di posizionamento nello spazio che
venivano date ai membri famigliari (in parte realmente presenti), dove l’accento
inizialmente era/è posto sull’attuale sistema di relazioni della famiglia del cliente,
e poi meno sulle disposizioni nello spazio di per sé, quanto piuttosto sulle modalità
delle sculture corporee, ovvero sugli atteggiamenti che venivano/vengono raffigurati [3]
(in base alle indicazioni metaforiche del cliente durante la descrizione dei problemi di
relazione). In questo modo la scultura famigliare così creata (la sua raffigurazione esterna)
dava/dà la possibilità al cliente di rappresentare delle relazioni famigliari in modo
non-verbale e di riconoscere i conflitti (interiori, parzialmente rappresentanti
linguisticamente). Su questa base (sintomatica) si sviluppava il lavoro processuale
(spesso un Reframing) [4]tramite Virginia Satir. Nella Ricostruzione Famigliare, Virginia
Satir aggiungeva poi la prospettiva plurigenerazionale.[5]
· Applicazioni dell’Ipnoterapia secondo Milton Erickson erano incisive per l’uso del
linguaggio (semantica) all’interno della Rappresentazione Familiare.
· Compensazione e Ordine: Iván Böszörményi-Nagy, Geraldine M. Spark Lealtà
Invisibili. La reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale, Astrolabio Ubaldini
Editore 1988; vedi anche Parentificazione. Hellinger parla oltre che di compensazione
e ordine anche di appartenenza (legame) ai rispettivi sistemi.
· La Terapia Familiare Strutturale (Salvatore Minuchin, 1967/77) si focalizza su
ferite disfunzionali di confine dei sottosistemi tra di loro e all’interno di quello del cliente. [6]
· La tavoletta con le figurine dei membri famigliari è una delle cose che risale a lo
psicologo e psicoterapeuta Kurt Ludewig e la psichiatra Thea Schoenfelder. Thea
Schönfelder fu la prima a usare la messa in scena i rappresentanti senza prescrivere gesti,
frasi o informazioni più vicine per dare un primo bagaglio di informazioni. [7]
· Bert Hellinger originariamente imparò in un corso di Thea Schönfelder (Lindauer
Psychotherapiewochen) gli effetti di una Rappresentazione Familiare, da Ruth McClendon
e Leslie B.Kadis (Carmel Institute for Family Business, California, USA) apprese i
retroscena del metodo e li elaborò a modo suo. Dal 1999/2000 sviluppò il modo di
mettere in scena dei Movimenti dell’Anima, [8]dove solo ad alcuni o anche a tutti i
rappresentanti viene permesso di assecondare gli impulsi a muoversi che emergono
interiormente (andare verso , incontro o distogliersi ecc.). In una variante ridotta
dei Movimenti dell’Anima viene messo in scena solo un rappresentante del cliente
(focus) – in attesa di una estrinsecazione di un suo movimento interiore, rappresentato
dunque all’esterno.
· L’ulteriore sviluppo delle Costellazioni Organizzative (tramite lo psichiatra e
psicoterapeuta Gunthard Weber e Klaus Grochowiak) ebbe origine sulla base delle scoperte
fatte con le Costellazioni Familiari. Nei sistemi valgono globalmente gli stessi parametri
(Compensazione/Ordine/Appartenenza), differiscono solo i dettagli. Per quel che riguarda
l’Appartenenza, il sistema organizzativo differisce da quello famigliare nel diritto di
appartenenza incondizionata (tuttavia un’esclusione fatta con troppa leggerezza vale come
rischio disfunzionale). [9]
· Lo sviluppo fino alla Costellazione Strutturale (tramite Matthias Varga von Kibed)
astrae (si può anche dire sconcretizza) un eventuale livello (sistemico) personale. Con ciò
il lavoro con le Costellazioni è fondamentalmente possibile anche ad un vago livello
(sintomatico) contestuale personale (per intervenire e/o in forma di un primo
avvicinamento). La possibilità di un’astroazione (intra-)personale era comunque già
avvenuto con Virginia Satir (“Parts Party”). [10]
Accoglimento Mentre l’Associazione Pro Psychotherapie rifiuta la Costellazione Familiare classica
(secondo Bert Hellinger), [11]vengono preferiti nuovi approcci delle Costellazioni Familiari
e si spiega che, se si seguono delle linee direttive psicoterapeutiche, (per esempio le direttive
della DGSF), le Costellazioni Familiari possono avere dei buoni effetti, [12] fintanto che
vengono fatte all’interno di una psicoterapia da un terapeuta qualificato. [13]La metodologia
secondo Hellinger viene fortemente criticata dalla Deutsche Gesellschaft für Systemische
Therapie, Beratung und Familientherapie (Associazione Tedesca di Terapia Familiare, Consulenza
e Terapia Sistemica). Tuttavia [14]Michael Utsch dice che dipende da chi lavora, e con quali
scopi, e come aiuto diagnostico la Costellazione Familiare Hellingeriana, in mani esperte,
può essere utile. [15] Il fenomeno della cosiddetta percezione rappresentativa fino ad oggi non trova spiegazioni, [16]
tuttavia Peter Schlötter nella sua tesi di dottorato ((Università di Witten/Herdecke, 2005)
ha dimostrato empiricamente che certe percezioni rappresentative sono riproducibili a livello
collettivo, che cioè nelle Costellazioni Sistemiche le persone più svariate (rappresentanti)
esprimono tendenzialmente le stesse percezioni. [17][17]Wolfgang Hantel-Quitmann in
una Costellazione Familiare non si tratta di aiutare dei clienti, bensì di suggerire loro la
comprensione degli insegnamenti di Hellinger e di renderli dipendenti da essa. [18]
Di contro lo psicoterapeuta Martin Baierl: “Come per la maggior parte dei procedimenti,
la qualità di questo lavoro (delle Costellazioni Familiari e Sistemiche) dipende dalla persona
che le applica.” [19]
In Italia, tra le tante scuole, esiste la formazione professionale triennale della Reconciliation
Therapy® (marchio comunitario registrato il 10.05.2011), organizzata dall'[20]
ALCI- Associazione Liberi Costellatori Italia, in linea con la Legge del 14.01.2013 n°4,
G.U.26.01.2013 per le professioni non regolamentate, per sviluppare le competenze necessarie
per un buon lavoro con le costellazioni familiari sistemiche. All’Università di Heidelberg, dal 2009 al 2013 venne fatto uno studio empirico (208
partecipanti, con un gruppo sperimentale e un gruppo di controllo) sostenuto dalla Deutsche
Forschungsgemeinschaft (Società di Ricerca Tedesca), per verificare l’efficacia del lavoro con
le Costellazioni. Questo studio indica un miglioramento dello stato psichico dei partecipanti
dopo le Costellazioni [21](anche se dovessero essere dovuti solo a degli effetti placebo, cosa
che non può essere fondamentalmente esclusa [22]).
Bibliografia
· Allione Tsultrim, Nutri i tuoi demoni. Risolvere i conflitti interiori con la saggezza del
Buddha, Milano, Oscar Mondadori 2009.
· Bateson, Gregory, Verso un’ecologia della mente, Milano, Adelphi 1984.
· Bateson, Gregory; Bateson, Mary C., Dove gli angeli esitano. Verso un’epistemologia
del sacro, Milano, Adelphi 1989.
· Bert Hellinger, Ordini dell’aiutare, Tecniche Nuove.
· Bertold Ulsamer, Senza radici non si vola, Edizioni Crisalide.
· Boscolo, L., Cecchin, G., Hoffmann, L., Penn, P., La Clinica Sistemica – Dialoghi
a quattro sull’evoluzione del modello di Milano, a cura di Paolo Bertrando, Torino, Bollati
Boringhieri 2004.
· Boszormenyi–Nagy e Geraldine M. Spark, Lealtà Invisibili, Astrolabio Ubaldini
1988. La prima edizione in inglese di questo libro, Invisible Loyalties, è del 1973.
· Brink, Otto, autore dei libri Vitamine per l’anima, Edizioni Crisalide, Aprirsi fa bene
all’amore – Costellazioni Familiari e Dialoghi di coppia, Edizioni Crisalide e Quando l’amore
vince, Edizioni Urra-Apogeo-Feltrinelli.
· Brofenbrenner, U., Ecologia dello sviluppo umano, Bologna, Il Mulino 2002.
· Cecchin, G.; Lane, G.; Ray, W.A., Irriverenza. Una strategia di sopravvivenza per
i terapeuti, Milano, Franco Angeli 2003.
· Essen, Siegfried, L’Amore per Se Stessie l’Arte di Vivere. Pratiche Sistemiche-Spirituali,
ALCI Edizioni, marzo 2015.
· Gendlin, Eugene T,; Ranieri K., Focusing. Interrogare il corpo per cambiare la psiche,
Astrolabio Ubaldini 2001.
· Gendlin, Eugene T.; Baglioni L., Il focusing in psicoterapia. Introduzione al metodo
esperienziale, Astrolabio Ubaldini 2010.
· Hausner, Stephan, autore del libro Anche se mi costa la vita – Costellazioni Sistemiche
Familiari per malattie gravi e sintomi persistenti, anche questo tradotto da Silvia Miclavez,
inedito in italiano.
· Hawkins R. David, Power versus Force, Hay House 2002.
· Hellinger Bert, autore di oltre 60 libri, di cui il primo in tedesco è stato Ordnungen
der Liebe, Edizione Carl-Auer-Systeme 1993 I edizione, in seguito tradotto da Silvia
Miclavez in italiano Ordini dell’amore e pubblicato dalle Edizioni Urra-Apogeo (ora Feltrinelli):
è una raccolta di trascrizioni di alcuni suoi seminari, con alcune sue riflessioni introduttive
sull’atteggiamento fenomenologico e un’intervista in appendice di Norbert Linz, in cui Hellinger
spiega come è giunto alla sua particolare psicoterapia sistemica con le Costellazioni.
· Hellinger, Bert, Riconoscere ciò che è – La forza rivelatrice delle costellazioni familiari,
Ed. Urra-Apogeo 2000 (che è la traduzione di Silvia Miclavez del libro Anerkennen, was ist,
Kösel 1996 - l’intervista fattagli da Gabriella ten Hövel.
· Keeney, Bradford, P., L’estetica del cambiamento, Roma, Astrolabio Ubaldini 1985.
· Kutschera, Ilse; autrice con Christine Schäffler del libro Ma cosa mi sta succedendo?
Sintomi e malattie alla luce della rappresentazioni sistemiche, ALCI Edizioni.
· Levine Peter, Somatic Experiencing – Esperienze somatiche nella risoluzione del trauma,
Astrolabio Ubaldini 2014.
· Maharshi, Ramana, Sii ciò che sei, di D. Godman, Vicenza, Il Punto d’Incontro.
· Marianne Franke-Gricksch, Tu sei uno di noi, Edizioni Crisalide.
· Maturana, Humberto R.; Varela, Francisco J., L’albero della conoscenza, Milano,
Garzanti.
· Meister Eckehart, I sermoni, Milano, Edizioni Paoline 2002.
· Schneider, Jakob e Sieglinde, Costellazioni Familiari e Sistemiche nelle sessioni
individuali con le figurine, ALCI Edizioni 2007.
· Shazer, Steve de, Chiavi per la soluzione in terapia breve, Roma, Astrolabio Ubaldini
1986.
· Varela, Francisco J.; Thompson, Evan., La via di mezzo della conoscenza, Milano,
Feltrinelli 1992.
· Watzlawik, Paul (a cura di), La realtà inventata: contributi al costruttivismo, Milano,
Feltrinelli 2006.
· Weber Gunthard, Zweierlei Glueck. Die Systemiche Psycotherapie Bert Hellingers,
Carl-Auer-Systeme Verlag, Heidelberg, I edizione 1993, II edizione completata e corretta
1993, 332 pp. Questo libro è stato poi riordinato e tradotto in inglese da Hunter Beaumont,
diventando Love’s Hidden Symmetry – What Makes Love Work in Relationships, Phoenix,
AZ, Zeig, Tucker, 1998, 330 pp. Quest’ultimo è poi stato tradotto in italiano con il titolo
I due volti dell’amore – Come far funzionare l’amore nelle relazioni, Crisalide Edizioni 2002.
· Zurhorst, Eva Maria, La coppia che funziona. Ama te stesso, non importa chi sposerai,
Milano, Tecniche Nuove Aprile 2007.
Categorie: Medicina alternativa Psicoterapia
Note
1. ^ Bert Hellinger, Riconoscere ciò che è, Urra-Apogeo, 2000.
2. ^ Bild:KERN-Systemdynamik.jpg (JPG), open-mind.at.
3. ^ Eva Tillmetz, Familienaufstellungen. Sich selbst verstehen – die eigenen Wurzeln entdecken,
Stoccarda, 2012, p. 17.
4. ^ Amir Levy and Uri Merry, Organizational Transformation. Approaches, Strategies, Theories.,
New York, 1986, p. 106.
5. ^ Freda Eidmann, Trauma im Kontext. Integrative Aufstellungsarbeit in der Traumatherapie.,
Göttingen, 2009, p. 115.
6. ^ Arist von Schlippe und Jochen Schweitzer, Lehrbuch der systemischen Therapie und
Beratung I. Das Grundlagenwissen., Göttingen, 2013, p. 45.
7. ^ Freda Eidmann, Trauma im Kontext. Integrative Aufstellungsarbeit in der Traumatherapie,
Göttingen, 2009, p. 116.
8. ^ Klaus Grochowiak, Ordnungen der Macht pag.2 (PDF), cnlpa.de.
9. ^ Klaus Grochowiak, Ordnungen der Macht, pag 4 (PDF), cnlpa.de, 2002.
10. ^ Joseph L. Wetchler and Fred P. Piercy, Experiential Family Therapies. In: Family Therapy
Sourcebook., New York, 1996, p. 85.
11. ^ Pro Psychoterapie:Die klassische Familienaufstellung, pag. 2, therapie.de.
12. ^ Pro Psychotherapie:neuere Ansätze der familienaufstellung, therapie.de.
13. ^ Pro Terapie: Fazit und Tipp, therapie.de.
14. ^ Stellungnahme der DGSF zum Thema Familienaufstellungen (25. November 2011), dgsf.org.
15. ^ Michael Utsch, Die Hellinger Szene driftet auseinender: Streit und Methode und Ausbildung,
ezw-berlin.de.
16. ^ Marco de Carvalho, Jörgen Klußmann, Bahram Rahman, Konfliktbearbeitung in Afghanistan.
Die Systemische Konflikttransformation im praktischen Einsatz bei einem Großgruppenkonflikt, 2010,
p. 35.
17. ^ a b Video zum Forschungsprojekt zur Aufstellungsarbeit von Peter Schloetter: Epilog - Vertraute
Sprache und Ihre Entdeckung, youtube.com.
18. ^ Depression mit Engeln, zeit.de.
19. ^ Martin Baierl, Herausforderung Alltag. Praxishandbuch für die pädagogische Arbeit mit
psychisch gestörten Jugendlichen. Göttingen 2014, S. 42., Göttingen, 2014, p. 42.
20. ^ Silvia Miclavez, ALCI - Associazione Liberi Costellatori Italia, alcicostellazioni.it.
21. ^ Prof.dott.Jochen Schweitzer, Prof.dott. Annette Bornhäuser, Prof.dott.christina hunger,
Prof.dott.Jan Weinhold, Wie wirksam sind Systemaufstellungen? (PDF), klinikum.uni-heidelberg.de.
22. ^ Umstrittene Familienaufstellung: Psychokurs im Schnelldurchlauf, spiegel.de.
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